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Indirzzo di partenza: Montello Gorlago, Montello, BG, Italia
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70 KmLunghezza
7Durata
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1100Dislivello
-Dislivello di salita
-Ciclabilità

Le Terre del Vescovado

QUADRIFOGLIO CICLOTURISTICO: Dalle Terre del Vescovado alla Valcalepio

Periodo consigliato: autunno, inverno e primavera
Punto di partenza:  Montello – Stazione FFSS
Dislivello: 1100 m (long trail) 500 m (short trail)
Tempo di percorrenza: 7 ore (long trail) 4 ore (short trail)
Lunghezza totale: 70,0 km (long trail) 40,1 km (short trail)
Difficoltà tecnica: media
 
INTRO
Questa lunga cavalcata, riservata alle mountain-bike, conduce alla scoperta dei rilievi della Valcalepio e della Valcavallina affacciandosi, nella versione più lunga, sulla valle del fiume Oglio e le acque del lago d’Iseo. Se nella parte pianeggiante si percorre la facile ciclovia dei laghi, in quella collinare si passa su viabilità ordinaria mentre le discese percorrono scorrevoli sentieri e sterrate. La proposta, nella sua versione lunga, necessita di un buon allenamento e per le e-bike di una ricarica lungo il percorso. Visto lo sviluppo e la presenza di numerosi bivi è d’obbligo l’utilizzo della traccia GPS.

ITINENARIO
Dalla stazione ferroviaria di Montello si segue sino a Sarnico la Ciclovia dei Laghi, tracciato che alterna tratti di viabilità minore a strade campestri e spezzoni di ciclabili (seguite la traccia GPS). Giunti a Carobbio degli Angeli e a Chiuduno si deve scegliere se seguire il percorso breve e salire verso i colli, dove, tra il Parco del Pitone e la Boca di Senter ci si raccorda sul tracciato di cresta, o se optare per la proposta lunga e puntare verso la valle dell’Oglio. Attraversare la pianura e scendere sulle sponde del fiume permette di scoprire ambienti sempre diversi dove fossi e scarpate boscose si alternano ai campi e alle vigne. Il percorso è decisamente interessante e, con alcuni saliscendi, vi porta sul lungolago di Sarnico.

Attraversato il centro, vicino al cimitero, si imbocca via Cerro Alto. Raggiunto Rudello e il ponte sul Guerna, si svolta a destra e si sale ad Adrara San Martino lungo il provinciale. Oltrepassato il centro, alla rotatoria, si procede su via Papa Giovanni XXIII e poi, su strade secondarie, si punta alla chiesetta di San Rocchino e al Col Croce.

Da qui inizia il lunghissimo percorso di crinale, quasi totalmente su sentiero, che passando da San Giovanni delle Formiche raggiunge il Parco del Pitone, la Boca di Senter (raccordo con il tracciato corto), il golf Rossera e infine la discesa su Carobbio degli Angeli e la cascina degli alpini di Gorlago. Percorrendo la ciclabile della Valcavallina si risale il fiume Cherio e, al ponte per Zandobbio, lo si attraversa. Percorrendo la viabilità ordinaria, ci si dirige a Trescore Balneario per proseguire verso Cenate Sopra.

Terminata la salita presso la chiesa di San Rocco si svolta nell’omonima via, e poco prima di arrivare in via Collina Alta, da dove ci si affaccia su Scanzorosciate, si imbocca sulla sinistra uno sterrato a mezza costa, tra i boschi che degradano verso la valle del Seniga. Giunti al Casotto si procede ancora a mezza costa lungo un sentiero che, con un paio di strappi, sale verso il crinale del Monte d’Argon e raggiunge la chiesa di San Giorgio.

Si scende ora verso Albano Sant’Alessandro seguendo la mulattiera e ponendo attenzione lungo la scalinata finale. Attraversato il centro e la provinciale si punta alla stazione ferroviaria e al Santuario della Madonna delle Rose. Qui si svolta a sinistra, e poi a destra, in via Cantalupa. Si scollina il Monte Tomenone e si scende a sud dove, a Brusaporto, si riprende la ciclovia dei laghi e la si segue attraversando i centri storici di Costa di Mezzate e Montello.

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